“Sette volte al giorno ti ho lodato”

(RB cap. 16 citazione salmo 118)

Benedetto nella Regola riporta questo versetto del salmo per sottolineare che tutta la giornata è ritmata e scandita dalla preghiera comune di lode, di supplica, di ringraziamento. È un atto pubblico della comunità monastica riunita, che definisce l’opera principale della vita del monaco: l’Opus Dei o Ufficio Divino.

L’assidua preghiera dà all’uomo la coscienza della sua origine e risveglia e ravviva il desiderio di Dio e la coscienza che da Lui riceviamo tutto e a Lui consegnamo tutto.

Nella preghiera di intercessione che viviamo nella Chiesa e con la Chiesa portiamo nella nostra umanità, l’umanità intera con i suoi drammi e le sue sfide.

“Per il monaco la vita si muove attorno al grande centro eucaristico della messa, che congura l’anno e il giorno sulla vita di Cristo. Così il tempo acquisisce una sacralità irreversibile.” (Madre Cristiana Piccardo)

La preghiera liturgica si basa interamente sulla recita del Salterio. Questo libro della Bibbia più usato dalla Chiesa come espressione comune e universale della sua preghiera pubblica. La Chiesa dà alle persone consacrate e ai sacerdoti la responsabilità di recitarlo quotidianamente. È l’unica preghiera ispirata in cui parla tutta l’umanità, perché è l’unica assunta da Dio stesso, dal momento in cui Gesù, come ebreo e figlio del suo popolo, ha pregato i salmi nella sua vita terrena.

L’assidua preghiera dà all’uomo la coscienza della sua origine e risveglia e ravviva il desiderio di Dio e la coscienza che da Lui riceviamo tutto e a Lui consegniamo tutto.

La Schola monastica nella messa

Il coro monastico

Nella misura in cui siamo una cosa sola con Cristo nel suo sacrificio redentivo, l’umile supplica dell’uomo è, in un certo senso, simile all’onnipotenza di Dio: Cristo si offre al Padre per la salvezza del mondo e tutta la nostra preghiera partecipa a questa offerta e della medesima forza.

Nella preghiera di intercessione che viviamo, nella Chiesa e con la Chiesa, portiamo nella nostra umanità tutta l’umanità, con le sue tragedie e le sue sfide.

Alla preghiera liturgica si accompagna sempre la preghiera personale che è insieme di affidamento, di domanda e comunione con il Signore.


“La riforma cistercense ha anche segnato profondamente il rinnovamento della liturgia: l’ha semplicata e unicata. Oggi nelle celebrazioni comunitarie, improntate alla grandezza e alla sobrietà, monaci e monache esprimono in modo luminoso la loro vocazione alla lode divina, all’intercessione per la Chiesa e per il mondo, in comunione con la preghiera di tutti i cristiani. Nell’Eucaristia e nella liturgia delle ore, che esprimono il mistero di Cristo e mostrano l’autentica natura della Chiesa, essi manifestano in modo privilegiato la loro unione intima con il Signore e la sua opera di salvezza. Trovandovi il proprio nutrimento quotidiano, in un equilibrio sereno con la loro vita di lavoro, attestano con forza quella che è la ragion d’essere della loro missione particolare fra gli uomini. (Giovanni Paolo II 06.03.1998 IX centenario di Citêaux)

I NOSTRI ORARI

Il cancello del monastero apre la mattina alle ore 7,30 e chiude la sera alle ore 19,15.

GIORNI FERIALI

4,00: Vigilie - 30' di orazione - Angelus

5,15: Lectio divina

6,45: Lodi - Lectio divina

8,00: Santa Messa (con ora di Terza integrata)

9,00: Lavoro

12,30: Sesta - Angelus

12,45: Pranzo

14,30: Nona

14,45- 17: Lavoro

17,30: Vespri - 30' di orazione

18,15: Cena

19,30: Compieta - Angelus

20,00: Riposo notturno

GIORNI FESTIVI

4,00: Vigilie - 30' di orazione - Angelus

5,20: Lectio divina

6,45: Lodi

8,30: Santa Messa (con ora Terza integrata)

12,15: Sesta - Angelus

12,30: Pranzo

14,15: Nona

17,15: Vespri - 1 ora di Adorazione eucaristica

18,30: Cena

19,30: Compieta - Angelus

20,00: Riposo notturno

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